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Spaghetti alla Nerano

Quando arriva l’estate, il mio pensiero va sempre alla vicina Costiera Amalfitana con le sue incantevoli scogliere e le fantastiche spiagge. Ma la Costiera, oltre ai panorami mozzafiato, racchiude anche gioielli culinari: dagli nduderi (patrimonio Unesco), passando per i dolci di Sal De Riso a Minori, fino ai protagonisti di oggi: gli spaghetti alla Nerano. Un primo della tradizione campana realizzato con zucchine e provolone del monaco. Forse non proprio leggerissimo, soprattutto se paragonato a una semplice pasta e zucchine, ma comunque fresco e… sciué sciué!

L’apporto energetico di una porzione è tra le 550 – 600 Kcal. Valori nutrizionali: 63 g di carboidrati, 24 g di grassi e 20 g di proteine. Un buon piatto ricco di sapore, da alternare ogni tanto alla solita pasta e zucchine!

Ingredienti per 2 persone:

  • 160 g di Spaghetti (meglio se di Gragnano)
  • 4-5 zucchine piccoline
  • 50-60 g di Provolone del Monaco
  • 1 spicchio d’aglio
  • sale q.b.
  • olio evo q.b.
  • burro q.b.
  • foglie di basilico q.b.

Procedimento

  1. Tagliate a rondelle le zucchine, friggetene metà in olio evo, saltate l’altra metà in una padella con lo spicchio d’aglio e aggiungete un mestolo d’acqua. Salate e lasciate asciugare quelle fritte su carta assorbente, mentre frullate le altre per dare cremosità.
  2. Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela molto al dente, tenendo da parte l’acqua di cottura.
  3. Fate rinvenire le zucchine fritte nell’acqua della pasta per qualche secondo. Terminate poi la cottura della pasta in padella con la crema di zucchine e le zucchine a rondelle, aggiungendo qualche mestolo dell’acqua di cottura finché necessario e una noce di burro.
  4. Infine, prima di servire, grattugiate della scorza di limone (possibilmente di Sorrento), il provolone del monaco, spezzettate le foglie di basilico fresco, amalgamate il tutto con un filo d’olio a crudo e servite.

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Curiosità

Molti di voi si staranno chiedendo: “Chi è questo monaco che fa i provoloni?”.  In realtà non si tratta di un monaco, ma di agricoltori trasferitisi da Napoli sui Monti Lattari, nella penisola sorrentina, dove realizzavano questo provolone. Gli agricoltori dovevano poi recarsi al mercato di Napoli per venderlo, e durante il viaggio utilizzavano dei mantelli di tela per proteggersi dal freddo, molto simili ai sai dei monaci. Vedendoli giungere così vestiti, la gente al mercato li scambiava per monaci ed il loro formaggio divenne perciò il “provolone del monaco”.

Il provolone del Monaco è un formaggio stagionato 6 mesi, semiduro, a pasta filata realizzato con latte vaccino crudo (razza Agerolese). Ha una forma allungata con un peso che varia dai 2,5 kg agli 8 kg. Presenta una pasta compatta con tipiche occhiature a “occhio di pernice”, una crosta giallognola sottile, e sei facce delimitate dai segni dei legacci utilizzati per sostenere il formaggio messo a stagionare. Il gusto è dolce quando è fresco. Diventa più saporito, deciso e leggermente piccante quando stagionato. Prodotto in provincia di Napoli, e più precisamente nella penisola sorrentina in corrispondenza dei Monti Lattari, ha ottenuto la denominazione di origine protetta (DOP) nel 2010.

Questo formaggio è il non plus ultra del gusto sulla pasta alla Nerano. Se tuttavia non riuscite a trovarlo potete avvicinarvi a qualcosa di simile sostituendolo con un buon caciocavallo. Vi consiglio di cercarlo e di concedervi questa prelibatezza senza compromessi. Buona ricerca e … come al solito… Alla prossima ricetta. E buon appetito per dopo!

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